Nelle "Voci e maniere del parlar fiorentino" il Fanfani riporta l'espressione "fare la ganza di Cecco".
Non saprei quanto il modo di dire sia diffuso ai giorni d'oggi. Si soleva usare tale espressione per indicare colei (o colui) che fingendo di dispiacersi per qualcosa, sotto sotto la apprezza e ricerca.
L'origine pare risalga ad una novella popolare in cui c'era una ragazza che aveva un pretendente di nome Cecco. La ragazza diceva la madre dicendo "Mamma, Cecco mi tocca" mentre di nascosto sussurava al suo ragazzo "Toccami, toccami Cecco che la mamma non vede". Per questo quando qualcuno si comportava come la ragazza di Cecco si esclamava: "Oh mamma, Cecco mi tocca".
Ricordo che la medesima espressione è diffusa nel barese. Si dice infatti "essere come ad un Ciccio mi tocca" oppure anche "fare come a Ciccio mi tocca". Infatti Ciccio altro non è che uno dei diminuitivi di Francesco, versione locale del Cecco toscano.
Sapete se anche in altre regioni è diffusa una locuzione simile?
Non saprei quanto il modo di dire sia diffuso ai giorni d'oggi. Si soleva usare tale espressione per indicare colei (o colui) che fingendo di dispiacersi per qualcosa, sotto sotto la apprezza e ricerca.
L'origine pare risalga ad una novella popolare in cui c'era una ragazza che aveva un pretendente di nome Cecco. La ragazza diceva la madre dicendo "Mamma, Cecco mi tocca" mentre di nascosto sussurava al suo ragazzo "Toccami, toccami Cecco che la mamma non vede". Per questo quando qualcuno si comportava come la ragazza di Cecco si esclamava: "Oh mamma, Cecco mi tocca".
Ricordo che la medesima espressione è diffusa nel barese. Si dice infatti "essere come ad un Ciccio mi tocca" oppure anche "fare come a Ciccio mi tocca". Infatti Ciccio altro non è che uno dei diminuitivi di Francesco, versione locale del Cecco toscano.
Sapete se anche in altre regioni è diffusa una locuzione simile?
in calabria anche!
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