domenica 28 marzo 2010

Lurkare e scannare

Ho trovato interessante la lettura di un articolo sugli effetti nella lingua italiani dei termini scanner e lurker.
Nell'articolo si fa notare come i dubbi sulla corretta traduzione del verbo scan (nel senso di acquisire dati con uno scanner) non siano stati ancora chiariti pur essendo passati anni dal'introduzione del dispositivo nel mercato.

Scandire, scannerare, scannerizzare, scansionare, scansire e l'ironico scannare sono i termini usati in misure e contesti diversi.
In un intervervento sul sito dell'Accademia della Crusca viene suggerito un approccio flessibile di massima libertà.
Personalmente sono più propenso ad utilizzare scannerizzare o scansionare con una maggiore preferenza per il primo.
In finlandese mi risulta che sia usato il verbo skannata mentre scanner è tradotto con skanneri o kuvanlukija (lettore di immagine).

Non mi soddisfa invece il termine spiatore proposta per lurker. In inglese originariamente il verbo lurk significa "appostarsi con intenzioni malevole, stare in agguato". Nel gergo informatico ha assunto anche il significato di "leggere i messaggi di liste di discussione, forum virtuali senza contribuirvi".
Il lurker è quindi colui che si limita solo alla lettura di articolo, blog o forum in rete senza lasciare commenti.
Spesso ci si riferisce a loro con l'originale lurker oppure con una infelice italianizzazione come lurkatore. Per analogia il verbo lurk diventa lurkare.

Cercando nei dizionari finlandesi lurker è tradotto con vaklaaja (dal verbo vaklata) nell'accezione informatica mentre väijyjä o vaanija negli altri casi.

Quale vocabolo usate più spesso per indicare l'acquisizione di dati mediante scanner? Quale invece proporreste in luogo di lurker?

Cercate, se possibile, di non lurkare questo articolo.

sabato 27 marzo 2010

Kuokkavieras

Su HS di oggi leggevo il seguente titolo: "Laura Lepistö kuokkavieraana aasialaisbileissä".
L'articolo raccontava dell'ottima prestazione della pattinatrice finlandese ai mondiali di Torino. La Lepistö si era piazzata al terzo posto davanti alla coreana (vincitrice delle recenti olimpiadi) e alle spalle di altre due pattinatrici di origine asiatica.
In qualche modo si sarebbe presentata come un ospite non invitato (kuokkavieras) alla festa asiatica (aasialaisbileet).

Nel mio dizionario kuokkavieras viene tradotto con scroccone.
Mi sembra però che nel contesto del titolo renda meglio il termine imbucato ovvero una persona che partecipa ad un festa oppure ad una manifestazione senza essere stato invitato.
Kuokkavieras è una parola composta formata da kuokka (zappa) e vieras (estraneo,ospite).
Immagino che in italiano esistano molti singolari regionalismi per indicare gli imbucati che si presentano alle feste per scroccare qualcosa. Ne conoscete qualcuno?

Conquistando questo pomeriggio una storica medaglia bronzo, Laura Lepistö ha confermato di non essere certo una intrusa nell'olimpo del pattinaggio artistico. Complimenti!!!

venerdì 26 marzo 2010

Paparazzi e cronaca gialla

Paparazzo è sicuramente uno degli eponimi italiani più conosciuti e diffusi anche nelle altre lingue.
Come è noto il paparazzo è un fotoreporter sempre a caccia di foto sensazionali, specialmente per giornali di scandalistici o di cronaca rosa.
Il nome dello sconosciuto personaggio de La dolce vita ha presto trovato spazio tra le pagine di dizionari di diversi angoli di mondo diventanto un termine di uso comune.
Anche sui giornali finlandesi mi è capitato di leggere il termine paparazzi (plurale paparazzit). Le loro foto sono spesso acquistate dalla stampa gialla (keltainen lehdistö) ovvero dai giornali scandalistici. Il termine è mutuato dall'inglese yellow press.

Sebbene con toni e modalità diverse tra loro, i giornali scandalistici finlandesi più popolari sono Katso, 7 päivää e giornali pomeridiani come Iltasanomat e Iltalehti.

Visto che non ci sono edicole vere è proprie, trovate questi giornali un pò ovunque specialmente davanti alle casse dei supermercati evidenziati da appariscenti "civette" (lööppi), le locandine con i titoli principali).

mercoledì 24 marzo 2010

Armonia vocalica

Il primo passo nel percorso di apprendimento della lingua finlandese è rappresentato dal concetto di armonia vocalica (vokaalisointu o vokaaliharmonia).
Nell'alfabeto finlandese sono usate otto vocali: a, e, i, o, u, y, ä, ö.
In realtà ci sarebbe anche la å ovvero la "a svedese" che compare però solo nelle parole svedesi.
Le vocali finlandesi sono suddivise in tre gruppi: vocali posteriori(a, o, u), vocali anteriori (ä, ö, y) e vocali neutrali (e, i).

Le combinazioni valide di vocali in una parola sono:
  • a, o, u + e, i
  • ä, ö, y + e, i
Non si troverà mai nella stessa parola la combinazione a, o, u + ä, ö, y.

Se notate che per alcuni termini la regola non viene rispettata sicuramente siete in presenza di una parola composta, di una parola di origine straniera o gergale.
Delle eccezioni riguardano parole come merta o verta rispettivamente forme partitive di meri (mare) e veri (sangue).

Esempi di parole composte che sembrano non rispettare la regola sono iltapäivä, heinäkuu, minkälainen, myötätunto, kielioppi.
Nel caso di parole composte l'armonia vocalica viene rispettata perchè si applica alle singole componenti invece che all'intera parola.

Discorso diverso per le parole di origine straniera come hysteria, pastöroida, analyysi, hyasintti, olympialaiset, papyrus, symmetria oppure gergali come byggaa, Sörkka.

Le parole di origine straniera possono anche ammettere una doppia rappresentazione nei casi seguenti:
  • quando una vocale posteriore segue una neutrale (adverbia ~ adverbiä, karamellia ~ karamelliä, reumatismia ~ reumatismiä)
  • quando ci sono suffissi con vocali anteriori e posteriori (anonyymia ~ anonyymiä, hieroglyfeillä ~ hieroglyfeilla, hypoteesia ~ hypoteesiä)
  • quando si segue la pronuncia nella lingua di origine (beaglea ~ beagleä,biigleä, cheerleaderia ~ cheerleaderiä, jet lagia ~ jet lagiä)

Maggiori dettagli sull'armonia vocalica sono presenti nella Iso Suomen kielioppi (in finlandese).

lunedì 22 marzo 2010

Vetturini informatici


Tempo fa leggendo un manuale finlandese di un portatile mi sono imbattuto nel termine ajuri.
Nel piccolo dizionario cartaceo che avevo a disposizione il termine ajuri veniva tradotto con "vetturino".
Cosa ci fa un vetturino in un manuale per computer?
In realtà si trattava del driver.

A differenza dell'italiano e di altre lingue europee, nella lingua finlandese per diversi dispositivi informatici ed elettronici sono utilizzati termini in lingua locale.
Tra i più comuni comuni si ricordano mouse (hiiri), computer (tietokone), hard disk (kovalevy), scanner (kuvanlukija,skanneri).
In realtà per alcuni di questi termini la lingua italiana offre valide (ma poco usate) alternative. Per esempio elaboratore in luogo di computer, disco fisso o disco rigido invece di hard disk.

Un altro dispositivo che si sta diffondendo rapidamente è la chiavetta modem USB (detta anche chiavetta internet).
In finlandese tecnico il nome sarebbe "USB-modeemi" (modem USB) ma dal punto di vista commerciale viene pubblicizzato con due termini diversi a seconda dell'operatore telefonico.
Elisa per esempio utilizza la parola nettitikku mentre DNA fa uso del termine mokkula. Sembrerebbe che DNA abbia provato (senza successo) a registrare il termine "mokkula". Il rifiuto sarebbe dovuto al fatto che il termine è usato generalmente per indicare anche un generico componente o dispositivo informatico.

venerdì 19 marzo 2010

Dizionario calcistico: i ruoli

Guardando su Yle per alcuni minuti la gara di Champions League tra Chelsea e Inter mi sono ricordato che avevo cominciato a stilare un minidizionario di termini calcistici/sportivi finlandesi. I mondiali sudafricani si avvicinano.

Si comincia dai ruoli.

Porta (Maali)
portiere=maalivahti
In Stadin slangi viene chiamato con nomi diversi: veskari, veräjänvartija, molari, kassari, byyrari, rysäri, reppuri.

Difesa (Puolustus)
difensore=puolustaja
terzino destro=oikea puolustaja
terzino sinistro=vasen puolustaja
stopper=toppari

Centrocampo (Keskikenttä)
centrompista=keskikenttäpelaaja
incontrista=estäjä,rikkoja
ala destra=oikea laita
ala sinistra=vasen laita
fantasista=pelimies
regista=pelintekijä
il numero 10=kymppipelaaja
centrocampista alto (offensivo)=ylempikeskikenttä
centrocampista basso (difensivo)=alempikeskikenttä

Attacco (Hyökkäys)
attaccante=hyökkääjä,tutkapari
centravanti=keskushyökkääjä
punta=kärki

Altri termini usati per indicare i calciatori che giocano in attacco sono sentteri e vensteri (attacante sinistro).

Il capitano della squadra è il "kapteeni" mentre il giocatore di riserva si chiama "vaihtopelaaja".
Mancano ancora all'appello l'allenatore (valmentaja), l'arbitro (tuomari) e il guardalinee (linjatuomari).

Se a qualcuno interessa il calcio dei paesi nordici può dare una occhiata al blog "Nordic Footbal News" (in inglese).

mercoledì 17 marzo 2010

Quiz linguistici #1

Spesso mi annoto termini che trovo insoliti e curiosi. Rientrano in questo calderone termini peculiari di lingua parlata, neologismi, arcaismi o semplicemente parole legate a suoni o ricordi particolari.
Ciò vale per tutte le lingue che incrocio ed in modo specifico per l'inglese, il finlandese e ovviamente l'italiano.

Ultimamente cerco di arricchire nei modi più disparati il mio vocabolario di parole finlandesi (purtroppo ancora molto scarno).
A tal proposito trovo utile ogni tanto provare a giocare con lingua.
Ecco dunque un paio di semplici domande.
Le risposte tra una settimana.

Domanda #1
Su un giornale finlandese mi è capitato di leggere il titolo:

Un "iglukuski" può essere multato
.

A cosa esattamente si riferiva l'autore dell'articolo con il termine "iglukuski"?



Domanda #2
nero-pero-poro-puro-puri-pari-peri-ceri

Nella catena di parole c'è qualche intruso. Di quale/i si tratta? Per quale motivo?

martedì 16 marzo 2010

Scapoli e zitelle

In generale tutte le produzioni televisive straniere trasmesse in Finlandia sono trasmesse in lingua originale e sottotitolate in finlandese.
Di solito viene tradotto il nome dei film e degli spettacoli con risultati talvolta curiosi.
Un esempio è fornito dal format americano "The Bachelor".
Il termine "bachelor" significa "scapolo" in inglese. Il titolo finlandese del reality è "Unelmien poikamies" (lo scapolo dei sogni).
Pur essendo un'unica parola, trovo curioso che "poikamies" sono riconoscibili le parole "poika" (ragazzo) e "mies" (uomo).
Quasi a volere sottolineare che si tratta di un "uomo eternamente ragazzo" (per scelta o per caso).

Dello stesso format esiste anche una versione al femminile chiamata "The Bachelorette". Mi risulta che la parola "bachelorette" si possa tradurre con il termine zitella.
Per il finlandese è stato utilizzato "Unelmien poikamiestyttö", un neologismo abbastanza curioso. Nello stesso termine infatti troviamo contemporaneamente "poika", "mies" e "tyttö" (ragazza).
Traducendo direttamente dall'inglese all'italiano si avrebbe "la zitella dei sogni".

Nel mio dizionario alla voce zitella riporta i termini "naimaton nainen" (donna non sposata), ikäneito, vanhapiika.

Sembra che zitella derivi da un antico termine tedesco (zitze,titte) che significa mammella. In seguito tale termine venne usato per indicare una una fanciulla, una bambina lattante.
L'etimologia di scapolo sembra legata al verbo scapolare nel senso di "fuggire dai legami", "sottrarsi ad una situazione difficile".

Nei dialetti del barese la "zita" è la "sposa" il "zito" è lo sposo.

lunedì 15 marzo 2010

Il dito senza nome

In finlandese se qualcuno qualcuno è negato per lavori manuali oppure svolge un lavoro maldestramente si dice che ha il "pollice nel centro del palmo" (peukalo keskellä kämmentä).
Il dito protagonista di questo spazio non è però il pollice. Non è l'indice (etusormi), non è il medio (keskisormi) e neppure il mignolo (pikkusormi o anche pikkurilli).
Non resta che l'anulare. Nella lingua finlandese l'anulare si chiama "nimeton", ovvero "senza nome".

Sul relativo articolo Wikipedia leggo che i nomi con cui l'anulare viene chiamato nelle diverse culture sono accomunati dalla comune credenza che sia un dito magico.
Sembra che in culture come quella giapponese e coreana l'anulare sia chiamato "dito medico" in quanto fonte di poteri magici e curativi.
In molti linguaggi europei viene chiamato "anulare, il dito dell'anello" perchè associato agli anelli magici. Secondo una antica credenza per l'anulare sinistro passa una vena collegata direttamente al cuore.

Altre culture, come quella finlandese, evitano di pronunciarne il nome e quindi lo chiamano "senza nome".
In Grecia invece l'anulare viene chiamato "paramesos" ovvero "il dito successivo medio", semplicemente in base alla sua posizione nella mano.

Nelle filastrocche finlandesi per bambini il dito "senza nome" viene spesso sostituito da altri nomi (kultaralli, kultarilli, kultakranni e kultarälli).

Ricordo ancora una filastrocca della mia infanzia che recitava più o meno così:

Il pollice dice ho fame,
l'indice dice ho sete,
il medio: come faremo?
L'anulare: ruberemo!
Il mignolo: ....

Cosa diceva il mignolo? Io non riesco a ricordarlo.

domenica 14 marzo 2010

Inaugurazione del cortile

Benventuti nel mio cortile!!!
Kielipiha in italiano si potrebbe tradurre con "cortile della lingua".

Alla voce cortile il dizionario riporta:
spazio scoperto racchiuso tra vari edifici e destinato a dare aria e luce alle stanze interne

Nei cortili finlandesi si gioca, si chiacchiera, si battono tappeti, si coltivano fiori (ortaggi frutta e bacche), si organizzano barbecue.

In questo cortile virtuale ci sarà spazio per curiosità linguistiche e brevi riflessioni legate in modo particolare (ma non solo) alla lingua italiana e finlandese.

Leonardo Da Vinci scriveva:

I’ho tanti vocavoli nella mia lingua materna, ch’io m’ho più tosto da dolere del bene intendere delle cose, che del mancamento delle parole, colle quali io possa bene espriemere il concetto della mente mia.

Alla mia lingua materna ne ho aggiunte un altro paio (per ora).
Chissà che minestrone ne verrà fuori!!