domenica 29 agosto 2010

I numeri nel finlandese parlato

Nei corsi di finlandese insegnano solitamente la lingua ufficiale detta kirjakieli.
Come accade per altre lingue anche il finlandese parlato (puhekieli) si differenzia sensibilmente dalla lingua ufficiale.
Non c'è da stupirsi che anche per nozioni di base quali i pronomi personali, numeri, coniugazione dei verbi suonino diversi rispetto a quelli studiati sui libri.

Consideriamo per esempio i numeri cardinali da 1 a 10.

kirjakielipuhekieli
yksiyks
kaksikaks
kolmekolme
neljäneljä
viisiviis
kuusikuus
seitsemänseittemä(n)/seiska
kahdeksankaheksa(n)/kasi
yhdeksänyheksä(n)/ysi
kymmenenkymmene(n)/kymmpi

Incrementando le decine si ha per esempio kakskytviis in luogo di kaksikymmentäviisi (25), viiskytseittemä in luogo di viisikymmentäseitsemän (57).

A queste si aggiungono alcune varianti legate ai dialetti locali.

Se siete ad un corso di ballo potrà capitarvi di sentire qualcosa del tipo "yy kaa koo, yy kaa koo" (un due tre, un due tre). Fa riferimento ad una pronuncia dei numeri ancora più contratta (di numeri cardinali da 1 a 10): yy, kaa, koo, nee, vii, kuu, see, kasi, ysi , kymppi.

Discorso simile per i numeri ordinali.

kirjakielipuhekieli
ensimmäineneka
toinentoka
kolmaskolmas
neljäsneljäs
viidesviides/viies
kuudeskuudes/kuues
seitsemässeittemäs
kahdeksaskaheksas
yhdeksäsyheksäs
kymmeneskymmenes

sabato 21 agosto 2010

Berlingare

Secondo il classico ordine alfabetico siamo alla seconda tappa del viaggio alla ricerca della parole perdute.

Alla voce berlingare viene riportata la seguente definizione:

ciarlare , cinguettare , avendo ben pieno il ventre , ed essendo ben riscaldato dal vino

In un opera del Varchi sulla natura del volgare toscano si legge:

Ma che vuol dire berlingare? Questo è verbo più delle donne, che degli uomini; e significa ciarlare, cinguettare, e tattamellare, e massimamente quando altri avendo pieno lo stefano, e la trippa ec. è riscaldato dal vino.

Il berlingatore (o berlinghiere) è colui che berlinga, un chiacchierone.

Il verbo sembra riconducibile alla festa berlingaccio ovvero l'ultimo giovedì del Carnevale, il giovedì grasso, in cui si festeggia e mangia molto. Il dolce tradizionale della festa è il berlingozzo. Berlingaccino è invece il giovedì che precede il giovedì grasso.

mercoledì 18 agosto 2010

Affrittellare

Comincia oggi un viaggio alla ricerca delle parole italiane obsolete, perdute nel tempo o tra le pagine polverose di vocabolari dimenticati.

La rete come sempre è una miniera di informazioni. Il processo di recupero (salvataggio??) di parole in disuso è semplificato grazie alla presenza di banche dati di libri digitalizzati ed efficienti motori di ricerca.

Nel caso specifico, con l'aiuto di Cruscle ho recuperato la prima parola.
Si comincia dalla lettera "a" come affrittellare.
Le definizione trovata recita testualmente:

Dicesi propriamente del cuocer l'uova nell'olio intere intere nella padella, a foggia delle frittelle

Viene anche segnalato un ulteriore significato metaforico: uccidere a ghiado (oppure "a gladio") ovvero con un coltello o una spada (quasi a tradimento).

L'epressione "a ghiado" significa anche freddo eccessivo. Da qui il deriverebbe anche il verbo agghiadare nel senso di sentire o far sentire freddo eccessivo. Il medesimo verbo pare essere stato utilizzato pure nell'accezione di trafiggere (sia letterale che figurata).

Quasi quasi andrei ad affrittellare un paio di uova con pancetta.

venerdì 6 agosto 2010

La parola più bella

Se vi chiedessero di indicare la più bella parola della lingua italiana, quale scegliereste?

Puntereste su quella associata ad un ricordo felice o ad un significato positivo? Oppure puntereste al solo discorso fonetico?

Nel 2007, nell'ambito delle celebrazioni per il 450° anniversario della morte di Mikael Agricola, fu indetto un concorso per eleggere la parola finlandese più bella.

A dimostrazione che tutto il mondo è paese lo scettro della parola più amata è andata nettamente ad äiti (mamma,madre).
Tra le prime dieci posizioni figuravano anche: rakkaus (amore), rakas (amato/a), kiitos (grazie), lumi (neve), kaunis (bello/a), kulta (tesoro,oro), usva (bruma), aamu (mattino/a),koti (casa).

In buona posizione si era classificata anche una famosa e diffusa parolaccia locale. Pochissimi voti aveva invece raccolto la parola papà/padre (isä,isi).

Anni fa nel Regno Unito fu lanciato concorso simile e anche allora pare che avesse raccolto più voti la parole mother.

Probabilmente anche in Italia la parola mamma avrebbe ottime possibilità di vincere.

Se dovessi indicare alcune tra le parole finlandesi che trovo più eufoniche direi illalla, moi, mansikka, puolukka (e simili).

Ci sono delle parole in altre lingue che ritenete particolarmente eufoniche?