Passando per il centro di Helsinki ho notato un bar ristorante dal nome insolito. Il locale sarebbe il primo nei paesi nordici a servire pintxo in stile basco.
domenica 30 giugno 2013
giovedì 20 giugno 2013
Meriggiare curioso e raccolto
Nelle mie "cellar door" rientra certamente il verbo meriggiare. È un piacere che raramente posso godermi alle latitudini in cui mi trovo. Immagino di non essere il solo ad associare il verbo meriggiare ad una famosa poesia di Eugenio Montale.
Meriggiare significa riposarsi all'ombra, in un luogo aperto, nelle ore più calde del meriggio. Oggi forse diremmo fare la siesta. Non mi sembra però che in spagnolo ci sia unico verbo per esprimere lo stesso concetto. Forse non c'è in nessun altra lingua un traducente diretto.
Nella forma transitiva il verbo meriggiare significa anche far riposare il bestiame all'ombra nelle ore calde del pomeriggio.
Una variante toscana di meriggiare è meriare. Nel fiorentino l'espressione "andare alle merie" significa andare all'aperto per godersi aria fresca e ombre ristoratrici.
Nella forma transitiva il verbo meriggiare significa anche far riposare il bestiame all'ombra nelle ore calde del pomeriggio.
Una variante toscana di meriggiare è meriare. Nel fiorentino l'espressione "andare alle merie" significa andare all'aperto per godersi aria fresca e ombre ristoratrici.
martedì 18 giugno 2013
Sul dialetto milanese
"Il milanese è realmente il linguaggio di un popolo dal cuore aperto, bonario, inclinato alla benevolenza verso ognuno, amante della buona tavola e in generale di tutti i piaceri del senso, lieto, proclive alla sguaiataggine più che alla vera arguzia, ricco di un buon senso alla mano.
Un linguaggio fine il milanese non si potrebbe dire: efficace, è di sicuro. Il popolo che lo parla ci si riflette dentro tutto quanto, colle sue virtù e colle sue debolezze: di gran lunga più numerose le prime – si permetta di dirlo ad uno non nato all'ombra del Duomo – che le seconde."
tratto da "Il dialetto milanese", Pio Rajna, 1881
mercoledì 12 giugno 2013
Numerolalia
In un articolo pubblicato su Language Log ho trovato questo video che mostra come sia possibile nel cinese mandarino 'parlare con i numeri', comunicare delle frasi di senso compiuto usando solo numeri.
Ho provato a fare qualche tentativo in italiano ma ovviamente il confronto non regge.
6 1 0 - sei uno zero
15 6? - quindi ci sei?
16 6 6 1 0 - se dici sei sei uno zero
Altri esempi?
venerdì 7 giugno 2013
Le nebbie del crai
"In questa landa atemporale, il dialetto possiede delle misure del tempo più ricche che quelle di alcuna lingua; di là da quell'immobile, eterno crai, ogni giorno del futuro ha un suo proprio nome. Crai è domani, e sempre; ma il giorno dopo domani è pescrai e il giorno dopo ancora è pescrille; poi viene pescruflo, e poi maruflo e maruflone; ed il settimo giorno è maruflicchio. Ma questa esattezza di termini ha più che altro un valore di ironia. Queste parole non si usano tanto per indicare questo o quel giorno, ma piuttosto tutte insieme come un elenco, e il loro stesso suono è grottesco: sono come una riprova della inutilità di voler distinguere nelle eterne nebbie del crai."
Tratto da 'Cristo si è fermato a Eboli' di Carlo Levi (1945).
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