domenica 25 marzo 2012

Come un pidocchio nella crusca

Qualche mese fa avevo segnalato l'espressione finlandese 'come un pidocchio nel catrame' (kuin täi tervassa) per con cui si indica qualcosa fatta molto lentamente a fatica.
Mi ha sorpreso trovare un detto simile nella lingua sarda logurodese. Varia solo la sostanza in cui il pidocchio si muove.
Infatti in sardo 'andare que piogu in poddine' significa letteralmente 'camminare come un pidocchio nella crusca' ovvero lentamente.
Non saprei dire quanto questo detto sia diffuso ai giorni d'oggi. Di certo è presente nella interessante lista dei proverbi sardi compilata nel 1871 da Giovanni Spano.

domenica 18 marzo 2012

Schiacciare un pisolino finnosvedese

Un piccolo articolo nell'inserto domenicale di Helsingin Sanomat ha in qualche modo confermato quello che avevo già riscontrato di persona sul titolo della canzone che rappresenterà la Finlandia all'Eurofestival.
Ho provato a chiedere ad amici e conoscenti finlandesi, anche con una discreta conoscenza dello svedese, lumi sul significato di När jag blundar in finlandese. Nessuno mi ha saputo rispondere.
La stessa domanda è stata posta dalla giornalista alla gente di passaggio dalla stazione centrale di Helsinki. Nove su dieci non hanno saputo rispondere.

Come già segnalato la traduzione in finlandese è Kun suljen silmäni (Quando chiudo i miei occhi). Il verbo blunda in svedese significa "chiudere gli occhi" ma anche "addormentarsi, fare/schiacciare un pisolino".
Per quanto riguarda quest'ultimo significato in finlandese si potrebbe usare il verbo torkahtaa oppure, in lingua parlata, le espressioni idiomatiche "ottaa nokoset" e "ottaa nokkaunet"

Per chiudere il cerchio riporto una curiosità etimologica sull'espressione schiacciare un pisolino, titolo di questa segnalazione.

Avrei infine una curiosità linguistica che riguarda l'espressione "chiudere gli occhi".
Oltre allo svedese blunda esistono altre lingue in cui la medesima locuzione si esprime con un solo verbo?

sabato 10 marzo 2012

La tutela delle lingue minoritarie

Nel Consiglio dei Ministri di ieri 9 marzo, è stata ratificata la Carta europea delle lingua regionali o minoritarie. Sul sito ufficiale del Governo si può infatti leggere la seguente nota (corsivo e grassetti sono i miei):

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro degli affari esteri e del Ministro per gli affari regionali, ha ratificato la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie. La ratifica va considerata come un recepimento formale dei contenuti della Carta, dal momento che l’Italia è intervenuta con una legge in materia già nel 1999.
La tutela delle lingue minoritarie – 12 in tutto: l’albanese, il catalano, il germanico, il greco, lo sloveno, il croato, il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l’occitano e il sardo – prevede, tra le altre cose, la possibilità di insegnamento nelle scuole, di utilizzo nelle circoscrizioni giudiziarie, oltre che la diffusione di programmi culturali e attraverso i principali mezzi di comunicazione.

Immagino che la scelta delle lingue sia stata basata su quelle delle minoranze linguistiche tutelate a livello nazionale dallo Stato Italiano. Sono rimaste fuori dal gruppo lingue come il siciliano, il napoletano, il veneto, il lombardo, il griko o grecanico (parlato in Salento e in Calabria).


Non conosco gli esatti criteri che hanno portato l'albanese (arbëreshë) ad essere condiderata lingua minoritaria nazionale e ad escludere il griko dal gruppo
Secondo me le lingue minoritarie vanno tutelate ma allo stesso tempo credo che forse sarebbe meglio non insegnarle nelle scuole sottraendo tempo ad altre materie più importanti. Dovrebbe toccare ad associazioni, fondazioni (pubblice e private) a livello regionale e locale tutelare le lingue minoritarie co una serie di iniziative e programmi culturali.

La Finlandia ha ratificato la Carta nel 1994 tutelando la lingua sami e quella svedese (considerata seconda lingua ufficiale del paese).

venerdì 9 marzo 2012

Le nonne di Buranovo

Saranno le componenti del coro Buranovskije Babushki (Le nonne di Buronovo) con la canzone Party for everybody a rappresentare la Russia all'Eurofestival 2012. L'età media del gruppo è di 75 anni.
La curiosità linguistica sta nel fatto che si esclude il ritornello in lingua inglese (party for everybody, come on and dance!), il resto della canzone è cantata in lingua udmurta cugina (di secondo grado??), se così si può dire, della lingua finlandese. Infatti entrambe fanno parte della famiglia delle ugrofinniche.
Le vispe nonne sono infatti originarie di Buranovo un piccolo villaggio di 650 abitanti nella Repubblica Udmurta. Il principale obiettivo del coro è quello di raccogliere i fondi necessari per la costruzione della chiesa del villaggio.
Tra i video delle esibizioni del coro segnalo una cover in udmurto di Yesterday.

mercoledì 29 febbraio 2012

Pedanti grammaticali

Quali sono le nove parole straniere di cui la lingua inglese avrebbe un disperato bisogno? Un sito umoristico americano propone una propria lista con termini provenienti da paesi e culture diverse. Si trovano, tra le altre, parole gerogiane, tedesche, giapponesi e russe.
In cima alla lista troviamo pilkunnussija una parola finlandese decisamente volgare che indica in maniera dispregiativa una persona pedante, eccessivamente meticolosa.

Il fatto curioso è che l'articolo americano viene segnalato anche in un articolo Yle News. In questo caso però viene non viene riportata la versione volgare ma una meno offensiva, più edulcorata ovvero pilkunviilaaja che letteralmente potrebbe tradursi con "limatore di virgole".

Come mai Yle ha citato solo la versione edulcorata?
Proposte di efficaci traducenti italiani per entrambe le versioni?

sabato 11 febbraio 2012

Pagare fragole e miele

Nel finlandese parlato ci sono diverse curiose espressioni idiomatiche legata al verbo "maksaa" che si significa sia pagare che costare.
Se qualcosa costa o viene pagata una fortuna si possono usare espressioni come "maksaa hunajaa" (pagare/costare miele), "maksaa mansikoita" (pagare/costare fragole), "maksaa maltaita" (pagare/costare malto), maksaa itsensä kipeäksi.

Quando capita di dover pagare il conto, coprire dei costi, rimborsare i danni si stanno invece pagando violini (maksaa viulut).
Pare che il modo di dire derivi da un proverbio francese che recita "dover pagare i violinisti mentre a ballare sono gli altri".
Quando invece a pagare le vacanze e i divertimenti è il portafoglio di papà, i finlandesi fanno ricorso all'espressione svedese pappa betalar.
Prendersi una rivincita, vendicarsi si può dire anche "maksaa potut pottuina" (pagare patate per patate ??) oppure "maksaa kalavelat".

Altre espressioni sono "maksoi mitä maksoi" (costi quel che costi, ad ogni costo) e "maksaa luonnossa" (pagare in natura ovvero con prestazioni sessuali).

sabato 7 gennaio 2012

Occupy, parola dell'anno 2011



L'American Dialect Society ha scelto ieri occupy come Parola dell'anno 2011.
Interessante dare una occhiata al resto delle candidate.

Tra le vincitrici delle rispettive categorie troviamo humblebrag (categoria "Most Useful") per indicare gli atteggiamenti di falsa umiltà delle persone (vip inclusi) su Twitter, Facebook e simili.
Tra le parole più creative si trova anche il "bunga bunga" nostrano.

Il resto delle vincitrici sono Mellencamp, bi-winning, assholocracy, job creator, cloud, brony e 99 percenters (99%).

Nel caso non abbiate un lettore di documenti in formato pdf, trovate anche qui l'elenco completo delle parole in formato html.
 

mercoledì 4 gennaio 2012

Nomi di città e lingua finlandese

Ecco un piccolo gioco geografico linguistico per ripassare un pò di geografia e arricchire il vocabolario di finlandese.
Lo scopo sarebbe quello di trovare delle città (non finlandesi) il cui nome corrisponde ad una parola finlandese (declinazioni incluse).
Ho trovato 3 città (e mezzo) italiane che soddisfano la condizione del gioco. In aggiunta a due capitali.

Riporterò le mie città alla fine della settimana. Nel frattempo, nel caso ne abbiate individuate alcune, segnalatale pure nei commenti.

Una precisazione sul gioco. Il nome della città deve essere quello nella lingua (o in una delle lingue) locali. Per esempio Valona (Albania) è anche una parola finlandese ma non rientra in questo gioco perchè è il nome italiano della città di Vlora o Vlorë .

A
Akka (Marocco)
Akka (Israele)
Ale (Svezia)
Ankara (capitale della Turchia)
Arona (Piemonte, Italia)
Astana (capitale del Kazakistan)
Asti (Piemonte, Italia)

M
Massa (Toscana, Italia)
Monopoli (Puglia, Italia)


O
Oria (Puglia, Italia)


V
Verona (Veneto, Italia)

sabato 17 dicembre 2011

Bastian contrario finlandese

Recentemente mi è capitato di trovare in un articolo l'espressione "vastarannan kiiski".  Non aiuta l'uso di GT che riporta per qualche misterioso motivo  "forza negativa".
Letteralmente si potrebbe tradurre con l'acerina dell'altra sponda, della sponda opposta. Per non farla tanto lunga, "vastarannan kiiski" ha più o meno lo stesso significato del nostro bastian contrario.
Non mi è chiaro però se la versione finlandese indica una persona che contraddice per abitudine o  piuttosto solo in presenza di un valido argomento.


L'origine è dell'espressione idiomatica è incerta e non detto che sia legata al qualche particolare tipo di comportamento dell'acerina. Pare che kiiski sia presente anche in alcune forme dialettali per indicare un individuo impulsivo, bisbetico o provocatore.

Sarebbe interessante sapere se anche in altre lingue esistano locuzioni idiomatiche equivalenti al nostro bastian contrario. Sembra che in inglese si citi "Mary, Mary, quite contrary" primo verso di una famosa filastrocca.

domenica 4 dicembre 2011

I versi degli animali in finlandese

Su Wiktionary ho trovato una curiosa tabella che indica i versi di alcuni animali in finlandese. In corrispondenza di ogni animale c'è il nome con cui sono indicati il maschio, la femmina, il cucciolo, il verso onomatopeico e il verbo derivato. In alcuni casi è riportato anche il nome del luogo dove l'animale vive.

Animale Animale (in finlandese) Verbo Verso
oca ankka kaakattaa vaak
grillo/cavalletta heinäsirkka sirittää
cavallo hevonen hirnua iihahaa
topo hiiri vikistä skviik
pollo,gallina kana kotkottaa, kiekua (kukosta) kot, kukkokiekuu (kukosta)
gatto kissa maukua, naukua, mouruta miau
cane koira haukkua, räksyttää hau, vuh
cuculo käki kukkua kukkuu
pecora lammas määkiä mää
leone leijona (~ jalopeura) karjua
uccello lintu laulaa, visertää, piipittää
urogallo (gallo cedrone) metso soida
mucca nauta ammua, mylviä muu, ammuu
renna poro rykiä
gufo,civetta pöllö huhuilla huhuu
rana sammakko kurnuttaa kroaak
maiale sika röhkiä röh
lupo susi ulvoa auu
corvo varis raakkua, vaakkua kraa, kvaak
capra vuohi mäkättää
passero varpunen silputtaa


Su Wikipedia si trova una pagina con i versi degli animali in italiano. Un articolo pubblicato su La Parolata elenca sia i versi che i verbi derivati.
Ricordo di aver letto tempo fa che il pettirosso non solo spittina ma pittirossa o spittirossa.

Purtroppo nella lista manca il coccodrillo. Anche in Finlandia nessuno sembra conoscerne il verso.